Viaggiare all’Estero

Viaggiare all’Estero

Quando si decide di partire all’Estero, è consigliabile, ancor più di quando ci si sposta nel nostro Paese, programmare la vacanza con largo anticipo, almeno un paio di mesi prima, poiché per poter portare Fido in viaggio siamo vincolati dall’adempimento dei diversi doveri previsti dalla regolamentazione sanitaria estera e dalle eventuali vaccinazioni obbligatorie nei differenti stati.

Per conoscere gli obblighi sanitari da rispettare, può essere utile rivolgersi al Consolato delle Nazioni dove si vuole soggiornare.

In particolare, in Canada e negli Stati Uniti è d’obbligo possedere il “Certificato internazionale di origine e sanità” del cane, che può essere rilasciato dalle ASL di competenza oppure da un veterinario ufficialmente a ciò preposto. Il certificato ha una validità di 30 giorni, ma posso verificarsi delle eccezioni: in Brasile, ad esempio, è valevole per soli 5 giorni.

Per quel che riguarda gli spostamenti degli animali domestici nell’Unione Europea, invece, la situazione è stata semplificata dalla Commissione europea, che ha previsto un passaporto che certifichi che l’animale gode di ottima salute, è stato vaccinato contro la rabbia ed è stato sottoposto a quei trattamenti antiparassitari che sono obbligatori per l’ingrasso in alcuni Paesi europei.

A questa regolamentazione, fanno eccezione quattro Stati (Irlanda, Svezia, Gran Bretagna e Malta), dove sono in vigore leggi più rigorose.

Infine, non dimenticate che, come per i viaggi nel nostro Paese, anche e a maggior ragione quando ci si sposta all’Estero, è necessario essere informati dei regolamenti delle varie compagnie aeree, marittime e ferroviarie.

Ma come può viaggiare il nostro amico sui diversi mezzi?

Trasportare Fido richiede la conoscenza e il rispetto di alcune leggi e regole ben precise. Ecco un quadro generale, che potrà esservi di aiuto.

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